San Pantaleo: un escursione tra i bellissimi Monti della Gallura!

La tradizione orale tramandata di generazione in generazione, custodisce le origini del paese di San Pantaleo. Furono i pastori dediti alla transumanza e provenienti in gran parte dalle zone di Nuchis e Tempio Pausania a costituire il nucleo originario di abitanti del borgo.  

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Già dal 1752 nel testamento del reverendo Giovanni Piga si dispone: 

"abbia da farsi la chiesa di S. Pantaleo che sta in Muru Alvata, territorio di Nuchis. Il primo nucleo abitativo del villaggio ebbe pero a formarsi soltanto molti anni più tardi." 

Negli anni compresi tra Il 1883 e 1885 i pastori delle Cussorgie (insieme di stazzi) di Milmeggjiu (zona della Gallura)  chiesero al Vescovo di Tempio il distacco della Parrocchia di Santa Maria di Arzachena per poter crearne una nuova autonoma, il regio assenso arrivo il 14 giugno del 1895 date a cui risale la Bulla Erectionis che ne attesta l'effettiva nascita. 

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La chiesa venne edificata nell'area in cui si trova la piazza del paese e dove già sorgeva una chiesetta rurale dedicata al santo di origine orientare, il cui culto venne introdotto in Sardegna in epoca Bizantina. 

Nel 1903 dopo aver abbattuto la chiesa di appena 43 metri quadrati, divenuta ormai insufficiente per la comunità in crescita, venne eretto un edificio di dimensioni maggiori, corrispondente all'attuale chiesa di San Pantaleo. 

Fino al 1 gennaio del 1939 il paese rimase sotto l'amministrazione comunale di Nuchis per poi entrare a far parte del territorio di Olbia. Negli anni 50 il borgo ebbe maggior sviluppo legato al miglioramento delle strade, all’allaccio della corrente elettrica e alla sistemazione delle scuole.  

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E’ però tra gli anni 60 e 70 che li paese ha avuto uno sviluppo economico di rilievo, grazie alla nascita della vicina Costa Smeralda: l'allevamento di capre, maiali, animali da cortile e l'agricoltura sono state soppiantate da attività più redditizie legate prevalentemente al settore turistico, commerciale, alberghiero ed edile.  

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Gli abitanti di San Pantaleo sono ancor oggi famosi per la loro ospitalità, continuano a mantenere intatte le proprie tradizioni e di custodire gelosamente la propria identità squisitamente Gallurese!

FONTE: Consorzio Turistico San Pantaleo



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